Scrivo per consigliarvi vivamente, se vivete abbastanza vicini, di andare alla messa in scena dell’Edipo Re, di Sofocle (nella traduzione di Federico Condello) al Teatro Romano di Fiesole.
In questo splendido anfiteatro, costruito tra la fine del I sec. a.C. e il I d. C, l’Archivio Zeta propone una rappresentazione priva di ausili moderni quali microfoni e amplificazione, sfruttando invece la naturale acustica del luogo.
Se ancora non conoscete l’Archivio Zeta, questa è un’ottima occasione per rimediare. Rimarranno a Fiesole fino al 5 giugno (vanno in scena tutti i giorni, tranne il lunedì e il martedì). Qui potete trovare ulteriori dettagli sullo spettacolo.
Il costo è di 20€ a persona (10€ ridotti – scuole e ragazzi sotto i 18 anni), lo spettacolo dura circa un’ora e venti.
E’ molto consigliato prenotare, anche se qualche speranza di trovare un posto all’ultimo, questa volta, sembra esserci… Quando ci sono andata io, sabato scorso, è rimasta una decina di posti vuoti (per alcune rappresentazioni, l’anno scorso, era assolutamente impossibile trovare posto se non si prenotava). La prenotazione è gratuita, quindi non c’è nessun motivo per non farla.
Un’altra ottima occasione sarà fra il 30 luglio ed il 14 agosto, quando metteranno in scena Le Coefore di Eschilo, seconda tragedia della trilogia dell’Orestea. Questa non sarà a Fiesole, ma nel Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa (molto vicino al cimitero, sempre sul passo, c’è anche un ottimo ristorante).
E’ proprio in questo suggestivo cimitero che ho per la prima volta assistito alle rappresentazioni teatrali dell’Archivio Zeta. Era il 2007 e, un po’ spaventata (ammetterete che, per chi non ne sa nulla, scegliere di fare qualcosa nel “Cimitero Militare Germanico” può sembrare nazista, cosa che io ovviamente non sono), andai ad assistere in giorni seguenti all’Antigone di Sofocle e a I Persiani e Sette contro Tebe di Eschilo.
Meraviglioso.
Conoscevo già piuttosto bene l’Antigone, pur non avendo mai assistito ad una sua messa in scena e mi catturò così tanto vederla rappresentata dall’Archivio Zeta che fui veramente felice di avere preso già i biglietti anche per le due serata successive… Fosse stato per me, sarei andata a tutte le rappresentazioni ancora in programma!
Personalmente, negli ultimi anni ho assistito a:
Antigone di Sofocle
I Persiani di Eschilo
Sette contro Tebe di Eschilo
(l’ordine delle rappresentazioni era: “I Persiani”, “Antigone” “Sette contro Tebe”, sono io che le ho viste in ordine un po’ casuale)
Prometeo Incatenato di Eschilo
L’Iliade (riadattata (credo da loro) per il teatro)
Il Sistema del Mondo, unica fra queste a non rifarsi alla tradizione ellenica, è divisa in due parti: la prima sul sistema eliocentrico (tolemaico), un sistema quasi antropomorfizzato, la seconda su galileo e su come la chiesa gli impedì di diffondere le sue teorie. Altra particolarità era che non si svolgeva all’aperto, ma bensì all’interno di un vero osservatorio astronomico.
(Archivio Zeta ha lavorato a molte più cose, per la loro “teatrografia” completa clicca qui)
E non mi sono mai pentita di essere andata a vederli!